Giovedì 2 febbraio 2023 la Chiesa ha fatto memoria della Presentazione del Signore, che cade a quaranta giorni dal Natale, ed ha celebrato la Giornata della Vita Consacrata. A Spoleto l’arcivescovo Renato Boccardo ha incontrato i religiosi e le religiose presenti nel territorio diocesano nella Basilica Cattedrale. La giornata è stata organizzata dai referenti USMI (Unione Superiore Maggiori d’Italia) e CISM (Conferenza Italiana Superiori Maggiori) della Diocesi, rispettivamente suor Lorella Nucci delle Figlie dei Sacri Cuori di Gesù e Maria e don Francesco Bartolini dei Missionari del Preziosissimo Sangue.
La celebrazione eucaristica è stata avviata nel Battistero con la benedizione delle candele: “O Dio, fonte e principio di ogni luce, che oggi hai manifestato al giusto Simeone il Cristo, luce per rivelarti alle genti, ti supplichiamo di benedire questi ceri e di ascoltare le preghiere del tuo popolo che viene incontro a te con questi segni luminosi e con inni di lode; guidalo sulla via del bene, perché giunga alla luce che non ha fine”. Poi, Vescovo, religiosi e religiose processionalmente sono entranti in Cattedrale attraversando la Porta Santa aperta in occasione dell’825° anniversario di dedicazione del Duomo (ottobre 2022-ottobre 2023). Nell’omelia l’Arcivescovo si è soffermato, tra l’altro, sulla significativa presenza dei religiosi e delle religiose nel territorio diocesano: «Con i vostri carismi rendete più bello il volto della nostra Chiesa. In essa, con la sue glorie e le sue miserie, non siete ospiti, non siete di passaggio. È qui che siete chiamati a crescere e a portare frutto. Si può pensare talvolta: “ma tanto io rimango qui tre anni e poi andrò da un’altra parte”. E allora la presenza non è appartenenza. Vi dico fraternamente e con semplicità: questa è casa vostra, questa è la vostra Chiesa. Un presenza che non sia vera è un impoverimento per tutta la comunità. Questa Chiesa ha bisogno della vostra presenza affettiva, ma soprattutto effettiva negli incontri diocesani, nelle varie celebrazioni, nei momenti di formazione, nella condivisione dello stesso progetto pastorale. Questa è la Chiesa che il Signore mi dona per vivere la mia vita cristiana; ma al tempo stesso è la Chiesa che mi dona il Signore, ossia la sua Parola e il suo Pane. È questa Chiesa che alimenta il mio percorso di vita cristiana e non quella dove stavo prima o quella dove andrò domani. Accogliete questo appello in clima di amicizia, mentre celebriamo la bellezza della vostra presenza».
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