Indulgenza Plenaria

Nell’indulgenza la Chiesa, facendo uso del suo potere di ministra della redenzione di Cristo Signore, non soltanto prega, ma con intervento autoritativo dispensa al fedele ben disposto il tesoro delle soddisfazioni di Cristo e dei santi in ordine alla remissione della pena temporale. Il fine che l’autorità ecclesiastica si propone nella elargizione delle indulgenze è non solo di aiutare i fedeli a scontare le pene del peccato, ma anche di spingere gli stessi a compiere opere di pietà, di penitenza e di carità, specialmente quelle che giovano all’incremento della fede e al bene comune. La Chiesa pertanto invita anche ai nostri giorni tutti i suoi figli a valutare in pieno e a riflettere quanto l’uso delle indulgenze sia di aiuto per la vita dei singoli e di tutta la società cristiana. L’uso salutare delle indulgenze, tanto per ricordare le cose più importanti, insegna in primo luogo quanto sia “triste e amaro l’aver abbandonato il Signore Dio”. I fedeli, infatti, quando acquistano le indulgenze, comprendono che con le proprie forze non sarebbero capaci di riparare al male che con il peccato hanno arrecato a se stessi e a tutta la comunità e perciò sono stimolati ad atti salutari di umiltà. Inoltre, l’uso delle indulgenze ci dice quanto intimamente siamo uniti in Cristo gli uni con gli altri e quanto la vita soprannaturale di ciascuno possa giovare agli altri, affinché anche questi più facilmente e più intimamente possano essere uniti al Padre.

(Costituzione Apostolica Indulgentiarum doctrina, 1° gennaio 1967, nn. 8-9)

Decreto della Penitenzieria Apostolica Prot- N. 47/22/I

La Penitenzieria Apostolica, al fine di favorire la devozione dei fedeli e la salvezza delle anime, in forza delle speciali facoltà ricevute dal Santissimo in Cristo Padre e Signore Nostro Francesco, Papa per volontà della Divina Provvidenza, accogliendo la richiesta dell’Ecc.mo Monsignor Renato Boccardo, Arcivescovo di Spoleto-Norcia, in occasione dell’825.mo anniversario della dedicazione della Chiesa Cattedrale di Santa Maria Assunta in Spoleto, attingendo ai tesori celesti della Chiesa, concede benevolmente l’Indulgenza plenaria – che si può applicare anche in forma di suffragio alle anime dei fedeli trattenute in Purgatorio – alle consuete condizioni (Confessione sacramentale, Comunione eucaristica e preghiera secondo le intenzioni del Sommo Pontefice) ai fedeli che, in spirito di penitenza e mossi dalla carità, dal 16 ottobre 2022 al 15 ottobre 2023 si recheranno in pellegrinaggio alla stessa Cattedrale ed ivi parteciperanno devotamente ai riti giubilari, oppure vi si raccoglieranno per un congruo tempo di riflessione conclusa con la Preghiera del Signore, la recita del Credo e una invocazione alla Beata Vergine Maria.

Le persone anziane, ammalate e tutti coloro che, per grave motivo, non possono lasciare la propria abitazione, riceveranno ugualmente il dono dell’Indulgenza se, con il proposito di allontanarsi dal peccato e adempiendo appena possibile alle tre consuete condizioni, si uniranno spiritualmente alle celebrazioni giubilari, offrendo a Dio misericordioso le proprie preghiere, le sofferenze e le difficoltà della vita.

Affinché l’accesso alla Divina Misericordia sia reso più facilmente possibile per mezzo del ministero della Chiesa, questa Penitenzieria rivolge al Penitenziere diocesano, al clero della Cattedrale e ai sacerdoti muniti delle necessarie facoltà, insistente richiesta di dedicarsi con generosità e attenzione alla celebrazione del Sacramento della Penitenza.

Nonostante qualsiasi disposizione contraria.

Dato a Roma, dalla sede della Penitenzieria Apostolica, il giorno 3 del mese di Ottobre dell’anno 2022 dall’Incarnazione del Signore.

Mauro Card. Piacenza, Penitenziere Maggiore

KKrzysztof Nykiel, Reggente

Decretum Paenitentiaria Apostolica Prot- N. 48/22/I

PAENITENTIARIA APOSTOLICA, vi facultatum sibi specialissimo modo a Sanctissimo in Christo Patre et Domino Nostro, Domino Francisco Divina Providentia Papa tributarum, Exc.mo ac Rev.mo Patri Domino Renato Boccardo, Archiepiscopo Spoletano-Nursino, benigne concedit ut, die XV Octobris MMXXIII, quo sollemniter Iubilaeum claudetur Cathedralis ecclesiae, post litatum divinum Sacrificium, impertiat omnibus christi-fidelibus adstantibus qui, vere paenitentes atque caritate compulsi, iisdem interfuerint sacris, papalem Benedictionem cum adnexa plenaria Indulgentia, suetis sub condicionibus (sacramentali Confessione, eucha-ristica Communione et Oratione ad mentem Summi Pontificis) lucranda. Christifideles qui papalem Benedictionem devote acceperint, etsi, rationabili circumstantia, sacris ritibus physice non adfuerint, dum-modo ritus ipsos, dum peraguntur, ope communicationis instrumentorum propagatos pia mentis intentione secuti fuerint, plenariam Indulgentiam, ad normam iuris, consegui valebunt. Contrariis quibuslibet non obstantibus. Datum Romae, ex aedibus Paenitentiariae Apostolicae, die III mensis Octobris, anno Dominicae Incarnationis MMXXII.

Maurus Card. Piacenza, Paenitentiarius Maior

KKrzysztof Nykiel, Regens

825° anniversario del Duomo di Spoleto

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